Tra le città murate del Veneto, Montagnana è quella che meglio conserva la sua cinta medievale. Il perimetro delle mura è lungo quasi 2km e racchiude per intero il centro storico. La città si trova a circa 50 km di distanza da altri importanti centri artistici quali Padova, Verona, Vicenza, Mantova, Ferrara, e dista circa 80 km da Venezia. Montagnana si trova dunque in una posizione privilegiata, che già nell’antichità favorì l’insorgere dei primi insediamenti.
Frequentata infatti fin dal tardo neolitico, in epoca romana essa costituiva un punto ideale per il controllo della regione. Il piccolo borgo fortificato divenne poi centro feudale della famiglia dei Marchesi Estensi e con essi fu coinvolta nella lotta tra Papato e Impero. Nel 1242, dopo aver dato alle fiamme la città, Ezzelino se ne impossessò avviando poi la sua ricostruzione, a partire dall’innalzamento del Mastio che ancora oggi porta il suo nome. Dopo questa breve parentesi imperiale la città ritornò agli Estensi, per entrare poi nell’orbita del Comune di Padova nel 1275.
Nel XIV secolo, eccetto una breve dominazione scaligera durata dal 1317 al 1337, la città fece parte della Signoria dei Carraresi, Signori di Padova, che la dotarono di due nuove imponenti cortine murarie in laterizio e trachite, rafforzate da 24 torri di vedetta e dalla porta fortificata di Rocca degli Alberi. Nel 1405, la città si consegnò alla Serenissima, perdendo via via d’importanza dal punto di vista militare e strategico, accrescendo però la sua potenza economica grazie agli investimenti della nobiltà veneta in terraferma, e arricchendosi così di fastosi palazzi e pregiate opere d’arte.